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Lavoro migrante: ritratti, racconti, rappresentazioni. Una riflessione a partire dal cinema documentario

Il lavoro migrante raccontato attraverso il documentario, questa la nuova tappa della collaborazione tra Fondazione ASM e musil – museo dell'industria e del lavoro volta alla valorizzazione del "cinema del reale". L'obiettivo generale del progetto è quello di far conoscere l'apporto del documentario nella rappresentazione di aspetti centrali del presente, con particolare riferimento al mondo del lavoro. In questo caso la scelta ha riguardato un tema, il lavoro migrante, che è di costante e diffusa attualità. L'obiettivo è stato quello di coinvolgere luoghi, istituzioni, associazioni e competenze del territorio, creando un intreccio di codici e approcci capace di rappresentare le varie facce di questa realtà.

La volontà di radicare l'evento nel tessuto sociale e artistico cittadino è ben rispecchiata dal primo appuntamento dell'iniziativa: martedì 20 alle 18 presso il Cinema Nuovo Eden si terrà infatti la proiezione e la premiazione dei corti che hanno partecipato al concorso video "New Italian Workers".

Il concorso, promosso nell'ambito del progetto Moving Culture da STArS Unicatt, Fondazione Luigi Micheletti e CIRMIB, Centro di iniziative e ricerche sull'immigrazione dell'Università Cattolica di Brescia, ha l'obiettivo di dare voce alla cultura del lavoro migrante, con lo scopo di rendere visibile l'apporto delle comunità di nuovi italiani al tessuto economico e sociale della città di Brescia. Si tratta di un'iniziativa che, grazie all'impegno di Massimo Locatelli, Francesca Biral ed Enrico Ranzanici (docenti dello STArS) e Valerio Corradi (ricercatore del CIRMIB), ha coinvolto molte realtà del territorio (sindacati, associazioni di tutela dei diritti etc.) nel produrre un quadro inedito e di grande interesse del lavoro migrante a Brescia. A seguire sarà offerto un aperitivo anche per sostenere la partecipazione alla proiezione (ore 21.00) del documentario di Marcello Merletto "Wallah je te jure", evento a cura di: ADL a Zavidovici, ass. Semi del Villaggio, progetti SPRAR Provincia di Brescia, Cellatica e Brescia.

L'iniziativa proseguirà mercoledì 21 presso MO.CA con un mini-festival di cinema documentario, articolato in una serie di appuntamenti e proiezioni di grande rilevanza, a partire dall'opera che alle ore 21.00 chiuderà la rassegna: "Strane Straniere", di Elisa Amoruso, è un film che racconta la vita di cinque imprenditrici provenienti da Paesi lontani, strane solo nel non conformarsi allo stereotipo dell'immigrato desideroso di "farsi mantenere dallo Stato italiano". Alla fine della proiezione la regista sarà felice di rispondere alle domande del pubblico.

Gli incontri saranno aperti alle 15.30 dalla presentazione della piattaforma Distribuzioni dal Basso e da una testimonianza dell'esperienza di autoproduzione attraverso case studies a opera del videomaker bresciano Nicola Zambelli.

Seguirà alle 16.30 la proiezione di "Cargo", finalista del Concorso Nazionale Roberto Gavioli 2016 – l'iniziativa promossa dal musil che raccoglie da ormai 10 anni documentari sul mondo dell'industria e del lavoro. Il contributo del concorso sul tema del lavoro migrante sarà presentato da René Capovin, responsabile progetti e attività internazionali del museo.

Sarà poi la volta, alle ore 17.30, di una presentazione del backstage del Concorso New Italian Workers, grazie alla partecipazione dei docenti Francesca Biral ed Enrico Ranzanici e degli studenti dello STArS coinvolti nell'iniziativa. Gli interventi saranno coordinati da Alice Cati (Università Cattolica del Sacro Cuore).

Alle 18.00 Silvio Grasselli, critico cinematografico e collaboratore del musil, sottolineerà l'apporto del cinema documentario nell'innovazione dei codici visivi e narrativi, per poi presentare l'altra "prima visione a Brescia" della giornata, e cioè Eldorado: il documentario di Rui Eduardo Abreu, Thierry Besseling & Loïc Tanson (84', Portogallo-Lussemburgo, 2016) racconta questioni universali delle migrazioni contemporanee attraverso la vicenda di alcuni immigrati portoghesi in Lussemburgo.

Come confermato dal programma completo sotto riportato, la collaborazione tra musil e Fondazione ASM, fondata sulla volontà di radicare nel territorio l'esperienza del Concorso Gavioli (di cui è stata appena lanciata la decima edizione), è riuscita a coinvolgere istituzioni culturali (cinema, università, accademie) ma anche professionisti e organizzazioni sociali, proprio puntando sul carattere aperto e includente della forma-documentario. Il prossimo appuntamento è previsto in autunno e punterà a fare del cinema documentario l'occasione di incontro ed espressione della pluralità urbana e della città in trasformazione.

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