>
musil

I rodovetri conservati al musil su Science Direct

Il lungo percorso di analisi dei rodovetri conservati al musil - Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia ha portato, dopo uno sforzo notevole degli enti coinvolti, a un risultato pubblicato e consultabile su Science Direct, uno dei più prestigiosi portali dedicati al mondo scientifico.

Il rodovetro, in inglese cell, è un foglio trasparente composto da triacetato di cellulosa o di nitrato di cellulosa sul quale sono riportati a mano i singoli fotogrammi dei disegni del cinema d'animazione prima di venire fotografati su pellicola cinematografica. Il fatto che fossero uno stadio lavorativo di passaggio ha fatto sì che venissero spesso buttati o mal conservati.

A distanza di anni il valore dei rodovetri, soprattutto quello storico, è cresciuto ed è divenuto di primaria importanza dedicarsi alla loro conservazione data la loro elevata degradabilità.

La Fondazione musil conserva decine di migliaia di questi disegni, soprattutto provenienti dalla casa di produzione milanese Gamma Film, che produceva soprattutto episodi del Carosello a cartoni animati.

In collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Verona, grazie all'entusiasmo della docente di restauro Dott.ssa Alessandra Carrieri, si è andato formando un team di ricerca composto dall' Università Cà Foscari di Venezia, Istituto di Fisica Applicata "Nello Carrara" – Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFAC-CNR), RCE-Rijksdienst voor Cultureel Erfgoed/Netherlands Cultural Heritage Agency e Sector Kennis Roerend Erfgoed/Research Movable Heritage.

Nell'articolo vengono spiegati nel dettaglio sia i risultati dei test chimico-fisici sul materiale che le conclusioni comprendenti le soluzioni adottabili per il suo parziale restauro e conservazione.

Il lavoro non è certo concluso, ma un primo importante passo è stato fatto per preservare la memoria di una parte importante della storia cinematografica e di costume.


Grazie a tutte le istituzione citate che hanno collaborato.


Per consultare l'articolo di Science Direct: https://bit.ly/2yULdyj

« Torna all'elenco delle news