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Reading "Wien 1913"

1913: un anno prima dello scoppio della Grande Guerra, la catastrofe che oggi è facile giudicare prevedibile, ma che allora risuonò come del tutto imprevista.

1913: l'ultimo anno della Belle Epoque ormai estenuata ma ancora capace di stordire e affascinare.

Vienna 1913 : la corte degli Asburgo, un mondo di sopravvissuti al XIX secolo.

Nel 1913 a Vienna soggiornano: Hitler, Stalin, Trotzkj, Tito, De Gasperi, Cesare Battisti , Freud, Klimt, Kokoshka, Klee, Schiele, Canetti, Musil, Schnitzler…. e molti altri importanti protagonisti della storia del XX secolo.

Per alcuni è semplicemente la loro città, per altri è un riparo temporaneo che pure influisce grandemente sulle loro vite, per tutti è la città dove vengono elaborate le idee e vissute esperienze personali destinate a segnare il XX secolo. A volte è la sede di un singolo momento di vita, ma molto importante, come l'esecuzione dei Gurre-Lieder di Arnold Schoenberg che l'anno prima aveva presentato il Pierrot Lunaire, ben poco amato dal pubblico viennese che lui stesso non amava (rifiuta di dirigere il Conservatorio di Vienna per avversione alla città). Questa volta è invece un successo e Schoenberg potrà così tornare nella sua Berlino da trionfatore: Vienna è pur sempre la capitale mondiale della musica.

Molti si ritrovavano intenzionalmente nei caffè, nei teatri, nei salotti, altrettanti sono forse inconsciamente incontrati nei parchi, nelle vie, nelle stazioni della città.

Hitler assiste alle sedute del Parlamento che tanto lo disgustano… forse animate dai discorsi di De Gasperi?

Stalin va al parco dove ama andare anche Hitler, si sfiorano?

Stalin e Trotzkj si incontrano per la prima volta de visu, e non si piacciono da subito. Josip Tito non può sapere che piega prenderà il suo futuro, per ora si guadagna da vivere come operaio. L'unico operaio tra i grandi futuri leader comunisti.

De Gasperi va avanti e indietro da Trento in treno.

E al centro di questo carosello Francesco Giuseppe il più longevo monarca dell'epoca con la sua corte variopinta non ancora in grigioverde. Quando il colonnello Redl, suo importantissimo agente segreto, si suicida per evitare il disonore della scoperta dei suoi tradimenti e delle sue disinvolture sessuali, l'Imperatore è sconvolto… che mondo è questo? Nondimeno si cruccia del fatto che Redl non possa essere sepolto in terra consacrata in quanto suicida.

La geografia cittadina segue una sua partizione etnica, la borghesia ebraica ne anima una parte sostanziale, ma la judenhas aleggia nell'aria e Elias Canetti bambino deve imparare presto perché i suoi compagni gli gridano : Judelach !

Questa serata si svolge con una serie di letture attraverso cui parlano gli stessi protagonisti nei loro testi loro ricordi. Un commento musicale e tante immagini del tempo ci aiutano se non a rivivere almeno a capire e rivisitare l'atmosfera di una grande capitale in un anno speciale.

Delle quattro capitali politiche europee: Parigi, Londra, Berlino e Vienna, solo quest'ultima non sopravviverà come tale. Ancora oggi Vienna non ha raggiunto il numero di abitanti che aveva nel 1913 (due milioni circa).

La prima grande capitale europea multietnica della storia moderna affonda nella Grande Guerra, poi nell'Anschluss infine nella lunga stagione della Guerra Fredda.

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