I pionieri italiani dell'Energia Solare

1744-1845
Saverio Barlocci
Fisico e Matematico
Fig. 1
Fig. 2

Saverio Barlocci nacque a Roma l’8 dicembre 1784.

Fu professore di fisica sperimentale nell’Arciginnasio romano della Sapienza e membro dell’Accademia dei Lincei. Presso il suo gabinetto fisico raccolse nuove macchine e strumenti. Nel 1829 indagò i fenomeni elettrici e magnetici indotti dalla luce del sole. 

Fig. 1. Barlocci scompose lo spettro della luce solare nelle due componenti rossa e violetta e ne indirizzò i raggi su due dischi di rame scurito, ognuno collegato a un filo di rame. Due barrette dello stesso metallo, infilate all’interno di una barra di vetro, e alle quali i due fili erano collegati potevano essere messi vicini o rimossi a piacimento. Una rana appositamente preparata fu sospesa per il corpo con il filo superiore e le gambe furono collegate al filo inferiore. L’esperimento così organizzato consentiva di osservare delle contrazioni della rana ogni volta che i due dischi erano esposti completamente ai raggi nella banda del rosso e del violetto. Gli esperimenti di Barlocci interessarono Faraday e Becquerel.

Fig. 2. Tra gli strumenti del gabinetto fisico di Barlocci due specchi parabolici così descritti: “Fra le macchine pertinenti al calorico si leggono due grandi specchi ustori parabolici [...] di grandi dimensioni, che coniugati alla distanza di 20 metri l’uno dall’altro possono accendere un lume”.

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