Museo del ferro

Museo del Ferro Via del Manestro 117 - 25136 Brescia, Italia Per prenotazioni visite guidate e informazioni:
Tel. +39 030 37 50 663
sanbartolomeo@musilbrescia.it
La ruota idraulica

Il Museo del Ferro, polo del musil, ha visto la sua realizzazione a partire dal 1984, quando la Fondazione Civiltà Bresciana ha acquisito la Fucina Caccagni per renderla un museo-laboratorio di archeologia industriale. Il Museo illustra il ruolo storico della ruota idraulica e restituisce ai visitatori i caratteri e l’atmosfera di un antico ambiente di lavoro legato a un grande sapere artigiano. La principale finalità del Museo è la lettura del territorio dai punti di vista ambientale, storico, economico e sociale.

Sono recentemente terminati i lavori di restauro e ripristino funzionale del maglio, della ruota idraulica, dell’impianto di partizione delle acque e dei sistemi idraulici di alimentazione della fucina lungo il canale Bova.

Osservando l’esterno del museo, si possono riconoscere i segni materiali dell’opificio: la complessa canalizzazione delle acque, gli argani e le paratie per controllarne il deflusso in pianura, la tromba idroeolica e la ruota idraulica. Nel locale del maglio possiamo scoprire le fasi, gli strumenti, i materiali ed i segreti di quest’antica lavorazione artigianale.

All’interno, superato lo spazio della reception, il percorso museale comprende vari ambienti: la sala delle Mole, le grosse pietre circolari adibite alla molatura degli oggetti in ferro riutilizzate per la pavimentazione; la sala delle Mostre temporanee in cui si possono realizzare esposizioni temporanee e dove vengono proiettati video a tema; la sala del Borgo di San Bartolomeo, in cui la vicenda del territorio viene illustrata nei vari aspetti storico, economico e sociale in riferimento all’artigianato e all’industria. La ruota idraulica, l’Opificio di molatura e la Fucina di San Bartolomeo, qui i meccanismi di funzionamento della ruota idraulica che metteva in moto gli opifici, il locale della fucina e le sue diverse funzioni vengono illustrati tramite modellini in scala e postazioni di approfondimento storico-scientifico. Il Locale del Maglio è il cuore del museo conservato così come è rimasto dopo la fine del suo utilizzo, negli anni Ottanta del Novecento. Nella sala video e conferenze, al piano superiore, è possibile assistere ad interessanti relazioni sulla storia e la cultura materiale ed alla proiezione di video e filmati. Nel museo è prevista una spaziosa aula didattica dove le scolaresche possono approfondire quanto appreso durante la visita del museo.

Il Museo del Ferro si proietta direttamente verso la Via del ferro e delle miniere in Valle Trompia, che si snoda da Sarezzo a Bovegno documentando l’estrazione, la fusione e la forgiatura del ferro in quelli che furono le gallerie e gli opifici destinati al lavoro stesso. Insieme al recupero della Valle delle Cartiere a Toscolano, al sistema informativo della Via del Marmo fra Botticino e Gavardo, alle numerose raccolte del patrimonio demoetnoantropologico, i progetti e le già avviate realtà museografiche contribuiscono a delineare una rete di poli didattici ed itinerari tesi a documentare le culture del lavoro del Bresciano, occasione nuova per la frequentazione consapevole del territorio, l’offerta formativa, il collegamento con analoghe realtà a livello nazionale ed internazionale.

 

Presso il Museo del Ferro si sono svolte le attività del progetto In fucina con il fabbro ferraio (promosso dal Museo dell'Industria e del Lavoro nell'ambito del Progetto EST), che ha realizzato un percorso educativo e un laboratorio sulla cultura materiale locale e la tecnologia legata alla tradizionale lavorazione del ferro nella fucina.

 
Il restauro del maglio

Nel 2009 sono stati completati i lavori di riallestimento e recupero del Museo del Ferro previsti nell’Accordo di Programma: in particolare si è concluso il restauro del maglio e della fucina di San Bartolomeo per l’utilizzo a scopi didattici.

Per il ripristino della funzionalità del maglio la canalizzazione esterna delle acque è stata preventivamente ripulita dall’ingente quantità di sedimenti che si erano depositati nel tempo, la parte muraria è stata riportata allo stato di finitura originale e sono state tolte tutte le barre di spinta in ferro che partivano dal bordo strada ed arrivavano al muro della condotta. Le barre sono state sostituite da tiranti forgiati, interni al canale di alimentazione, realizzati appositamente e bloccati da tradizionali chiavette forgiate. Relativamente al sistema di deviazione e regolazione del flusso dell’acqua è stata completamente rifatta una della paratoie in ferro (e tutti i relativi accessori di azionamento) che sovrintendono al flusso diretto alla tromba idroeolica. Sono state restaurate le paratoie in legno e ferro e sistemati gli accessori di azionamento.

Il maglio ha subito un restauro conservativo volto al ripristino funzionale; tra gli interventi più importanti si segnalano la sostituzione del “manico” (asta interna altalenante), la revisione di tutti i ceppi di legno costituenti la struttura e dei cuscinetti in bronzo, la sostituzione dell’albero di trasmissione (fasce e perni esistenti sono stati riutilizzati) e la sistemazione della mazza battente e dell’incudine interrato. All’esterno è stata sostituita la ruota idraulica, del diametro di 2 metri, con una ruota di dimensioni e curvatura analoghi a quella originale.

Ad integrazione dei lavori di restauro è stata anche installata una nuova ruota idraulica posizionata in corrispondenza del salto dell’acqua che originariamente muoveva la ruota dell’opificio per la molatura dei ferri: la presenza di una grande ruota, rimossa nel secondo dopoguerra, è testimoniata dalle pietre di sostegno infisse nel muro destinate a sostenere l’albero e dai segni lasciati dal movimento della stessa sull’intonaco del muro. La nuova ruota in legno di 3 metri di diametro è stata installata nella posizione originaria ed è stata ripristinata la chiusa di ripartizione dell’acqua.

 

 
Orari di apertura

Per lavori di riallestimento in corso il museo è aperto solo su appuntamento per gruppi e per laboratori didattici.

Per informazioni e prenotazioni: Tel. 030 37 50 663 - sanbartolomeo@musilbrescia.it


Tariffe biglietti d'ingresso

SINGOLI

Grazie al progetto "Il quartiere di San Bartolomeo: un giacimento culturale a cielo aperto" finanziato da finanziato da Fondazione Cariplo, le entrate al museo sono gratuite per l'anno 2018.


GRUPPI E SCUOLE

Visita guidata, su prenotazione (prezzo promozionale fino a giugno 2019): 3 € / visitatore. Disabili e accompagnatori, gratis.

 

MODALITÀ DI PRENOTAZIONE E PAGAMENTO

Dopo aver contattato il museo e concordato la data della visita guidata con il responsabile delle attività didattiche, scaricare il modello allegato, compilarlo e inviarlo all'indirizzo email sanbartolomeo@musilbrescia.it.

Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario anticipato, da effettuarsi almeno 10 giorni lavorativi prima della visita al Museo: dopo avere effettuato il pagamento, inviare copia del bonifico all'indirizzo email sanbartolomeo@musilbrescia.it.

Contatti
Musil - Museo del ferro - La Fucina di San Bartolomeo
Via del Manestro 117 - 25136 Brescia, Italia
Tel. +39 030 37 50 663
Web: http://www.musilsanbartolomeo.it


Per prenotazioni visite guidate e informazioni:
Tel. +39 030 37 50 663
Email: sanbartolomeo@musilbrescia.it



Come raggiungerci
In auto

Il Museo del ferro si trova nel quartiere di San Bartolomeo a Brescia, nella zona nord della città.

   

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