Sistema Bresciano Musei dell'Industria e del Lavoro

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Casa Museo della Gente di Lozio

Via San Paolo
25040 Villa di Lozio (Bs)

Tel. 0364 494010
http://www.comune.lo...

Orari di apertura:

domenica e festivi dalle 14,00
alle 17,00

Su prenotazione per gruppi

Il 6 Luglio 2003, giorno della festa patronale, è stata inaugurata a Villa di Lozio la sede della Pro Loco, ospitata nell’ex Casa Nobili, un tempo edificio di proprietà della famiglia Nobili, famosa in epoca medioevale per aver edificato un possente castello, arroccato sopra la frazione di Villa. Proprio all’interno dell’ex Casa Nobili è stato allestito ed ha trovato forma il museo etnografico Casa Museo della Gente di Lozio. Si tratta di un edificio perfettamente conservato nelle sua composizione architettonica e nelle sue caratteristiche artistiche e storiche, come si nota tanto nei materiali quanto nelle strutture (per esempio volte in pietra, pavimenti in legno e solaio).

E’ stata definita Casa Museo poichè ancora ben riconoscibili sono gli spazi interni originari dell’abitazione, con le loro caratteristiche tipologiche e costruttive, che guidano il percorso del visitatore attraverso quattro piani, in una successione di ambienti paradigmatici: dalla stalla alla cucina, salendo alle stanze da letto, al fienile e al sottotetto.

Sono state ricreate due camere, una matrimoniale, composta da un letto a due materassi sovrapposti (quello inferiore in crine - sostituto del vecchio cassone di scarfoi, le foglie di mais - quello superiore in lana), una culla, il bocal (pitale) e un cassettone in legno; l’altra camera è invece costituita da un letto singolo, un comodino con candela, tendine in pizzo alle finestre e un cassettone ripieno di biancheria. Passando da una camera all’altra, ci si imbatte inoltre in un locale arredato con vetrine che espongono abiti di tradizione locale della fine dell’800 e dei primi del 900, compreso un vestito da sposa - curiosamente scuro - d’inizio secolo, biancheria intima, accessori d’abbigliamento femminili e indumenti vari. In entrambe le stanze da letto, appesi alle pareti, quadri contenenti numerosi preziosi pizzi e ricami, risalenti anche al secolo scorso, creati dalle donne del luogo e restaurati dalla Sig.ra Massa Giovanna. Il cuore di questa Casa Museo si colloca proprio qui, in un’estetica sofisticata e minuziosa, nel lavoro femminile che è dedizione e creatività, estro e fatica: l’umiltà di un’arte manuale meticolosa ed elegante, tramandata da madre a figlia.

Da questo punto di vista, il museo assurge a testimonianza dei valori e della sensibilità familiare, principalmente femminile.

Nel complesso, ogni stanza offre dettagli di una quotidianità così lontana eppure così vicina, oggetti domestici che riconducono ai valori della vita familiare: un soi (il grande recipiente di legno nel quale si lavavano i panni), un ferro da stiro, una macchina da cucire, un cappello con mantello da pastore, un pennello con rasoio da barba. E poi ancora una fisarmonica con il suo spartito. Foto antiche alle pareti.

Nel sottotetto, il solaio, un unico grande ambiente nel quale si possono scoprire diversi angoli ‘tematici’, tra cui quello di carattere militare, con una portantina per feriti risalente alla prima guerra mondiale; l’angolo del marengù (falegname) e del minor (minatore), con i loro attrezzi; l’angolo dedicato ai lavori a stretto contatto con la natura, in cui compaiono, tra il resto, uno smielatore e tre diversi tipi di carriola; l’angolo dedicato ai viaggi, con il vecchio sportello (stile quasi ‘western’) della banca e, appesi alle travi, vecchi esemplari di valigie di cartone insieme a campioni dei prodotti della terra: granoturco, orzo, segale, frumento. Una sezione è interamente rivolta alla scuola e all’educazione del tempo: libri, un banco, un quaderno, un calamaio, una grande lavagna, un atlante che riposa.

Grande spazio è dato agli attrezzi da lavoro di varia natura: mezzi d’opera di calzolai, contadini, allevatori.

 

Testo a cura di Valentina Moscardi

Fotografie di Fabio Giacomelli