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"Il volto segreto di Olmi"

A più di un anno dalla scomparsa il musil celebra il genio di Ermanno Olmi con un pomeriggio di testimonianze e con la proiezione del film documentario "Rupi del vino" dedicato alla bellezza del paesaggio agricolo.


Lunedì 23 settembre dalle ore 17 l'autore di opere memorabili come "L'albero degli zoccoli" e "La leggenda del santo bevitore" ritorna al Museo dell'Energia Idroelettrica di Cedegolo, luogo a cui era fortemente legato, in una retrospettiva che si svolge nel tempo, alla scoperta della sua passione per il cinema come arte capace di raccontare il lavoro umano in tutte le sue manifestazioni, l'amore per il creato, le persone, gli esseri viventi.


Un ritratto dell'indimenticabile regista, ma anche scrittore e sceneggiatore, attraverso i ricordi più intimi e umani della figlia Elisabetta Olmi, dell'amico Marco Vitale, di Pier Paolo Poggio, e del suo talentuoso aiuto regista Giacomo Gatti.


L'omaggio a Ermanno Olmi si rinnova con la proiezione del documentario "Rupi del Vino" realizzato in Valtellina nel 2009. Nato da un'idea di Marco Vitale, girato con la collaborazione di Giacomo Gatti, Rupi del Vino racconta in un'ora di immagini fluide, ricche di testimonianze e narrativamente dense, le vigne della Valtellina: dalla costruzione dei muri a secco dei terrazzamenti, esempi di architettura primigenia e sapiente che asseconda il paesaggio senza violarlo, ai tempi lunghi della preparazione delle viti, della maturazione dei grappoli, del raccolto che porterà alla produzione di vini pregiati. Il percorso delle immagini è contrappuntato da due presenze: quella di Mario Soldati autore del memoir di viaggio L'avventura in Valtellina, e di Pietro Ligari, settecentesco pittore e architetto, che considerava l'agricoltura "superiore ad ogni altr'arte, niuna riservata". Un documentario di limpido umanesimo, un racconto e un atto d'amore: Olmi rende omaggio a una "viticoltura eroica", esempio vivo di rapporto positivo con l'ambiente, di sapienza agricola, di capacità produttiva, di una vera cultura del vino e di capacità di valorizzare un patrimonio naturale senza stravolgerlo.


In chiusura del documentario, Olmi con ironia, citando Oddone Colonna, Papa Martino V (1431), ricorda i cinque motivi per bere: "L'arrivo di un amico, la bontà del vino, la sete presente e quella che verrà, e qualunque altro".
E rispettando questo spirito perfettamente olmiano la serata si chiuderà con una degustazione di vini offerta dal Consorzio Vini IGT della Valle Camonica. Le aziende che hanno aderito al consorzio sono: Az. Agricola Concarea, Az. Agricola La Muraca, Az. Agricola Le Terrazze, Az. Agricola Scraleca, Cantina Carona, Cantina Flonno, Cantina Monchieri, Cantina Rocche Dei Vignali, Cantina Zanetta, Cascina Casola, Cantina Nivelli.


Ingresso gratuito.

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