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Lavoro? Sicuro! Comunicazione, prevenzione, protesta nel 900

Nell’ambito del progetto di PIC-Regione Lombardia Matrice lavoro, Fondazione ISEC e Musil Brescia, in collaborazione con Archivio del Lavoro, organizzano la mostra "Lavoro? Sicuro!". 

L'inaugurazione della mostra è prevista il giorno 26/01/2023 alle ore 18:00.

Negli ultimi anni Fondazione ISEC, fedele allimpegno di valorizzare il suo straordinario patrimonio documentario, ha focalizzato i suoi interessi di ricerca sullo studio del lavoro e delle sue trasformazioni. Sulla scia del successo della mostra Pausa pranzo. Cibo e lavoro nell’Italia delle fabbriche, ha deciso di cimentarsi con il problema della sicurezza sul lavoro. La mostra non si propone di denunciare lacune e inadempienze di una questione ancora drammaticamente attuale. Piuttosto vuole mostrare il cammino percorso da quando, sul finire dellOttocento, la questione della sicurezza sul lavoro è diventata un tema di interesse pubblico.

Attraverso una rigorosa selezione di documenti e immagini, tratti da numerosi archivi pubblici e privati, a partire da quello di Fondazione ISEC, la mostra documenta la presa di coscienza del problema degli infortuni; le prime forme di intervento promosse a Milano da esponenti di primo piano della comunità degli affari come Ernesto De Angeli e Giovanni Battista Pirelli; l’impegno delle organizzazioni dei lavoratori, la nascita e sviluppo della medicina del lavoro, che ha avuto in Luigi Devoto, fondatore nel 1906 a Milano della Clinica del lavoro, un protagonista di assoluto rilievo; la graduale istituzionalizzazione delle forme di assicurazione e tutela dei lavoratori da parte di enti statali e parastatali.

Avendo sullo sfondo le questioni delle malattie professionali e della nocività, il percorso espositivo si propone di mostrare

– il graduale maturare di una cultura della prevenzione da parte di tecnici specializzati (in prima linea gli ingegneri e i medici)
– l’evoluzione delle forme e dei contenuti della comunicazione rivolta ai lavoratori in tema di sicurezza sul lavoro da parte di enti di prevenzione e aziende
– le lotte per la salute in fabbrica e la sicurezza sul lavoro da parte di operai e operaie e delle organizzazioni sindacali con il sostegno di una nuova medicina del lavoro

L’allestimento, progettato dallo Studio +Fortuna di Trieste (Paola Fortuna con Giorgia Pierobon e Sveva Stanghellini), ha al centro un’installazione che intreccia attualità e storia del problema degli infortuni sul lavoro, e come filo conduttore le forme della comunicazione. Affiancando riproduzioni fotografiche delle condizioni di lavoro ai manuali sulla sicurezza e al materiale di propaganda (manifesti, cartelli antifortunistici, opuscolame vario) la mostra documenta l’evoluzione della comunicazione sotto il profilo dei contenuti e della grafica. La modernizzazione del paese e il radicalizzarsi del conflitto sociale nel corso degli anni Sessanta influenza anche le forme della comunicazione antinfortunistica. In questo quadro particolare rilievo assume il lavoro di un artista come Eugenio Carmi a Genova e il suo rapporto con Italsider. Al lavoro di Carmi fa da contrappunto il “quartetto” di John Alcorn, che sarà corredato da un breve testo che spiega il senso di questo progetto all’interno del suo percorso artistico e professionale. In una sorta di viaggio a ritroso, la mostra, siconclude richiamando il lavoro di un altro grafico, Davide Dante, che ha utilizzato gli ex voto per ricordare la gravità di un problema sul quale negli anni Settanta l’opinione pubblica aveva acceso i riflettori.

 

Informazioni pratiche

La mostra è visitabile nella sede della Fondazione ISEC il largo Lamarmora 17 a Sesto San Giovanni  (fermata M1 Rondò) dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00. Sono previste visite guidate per classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado (per le visite scrivere a: Monia Colaci didattica2@fondazioneisec.it).

 

Ingresso libero

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