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Premiazioni del V Concorso Nazionale «Roberto Gavioli» per documentari sul cinema e sul lavoro

Il Concorso Nazionale «Roberto Gavioli» è dedicato a documentari sul mondo dell'industria e del lavoro. Organizzato dal musil - museo dell'industria e del lavoro di Brescia, il concorso è giunto alla sua quinta edizione e ha raccolto quest'anno un numero record di partecipanti, ben trentuno.

La giuria, presieduta dal prof. Gian Piero Brunetta, durante la premiazione tenutasi venerdì 28 settembre 2012, ha insignito del primo premio «Dreamwork China», di Tommaso Facchin e Ivan Franceschini. L'opera è dedicata alle condizioni di vita e lavoro di operai e operaie degli stabilimenti cinesi della Foxconn, dove lavorano quasi un milione di persone. Si tratta della rappresentazione di un mondo dalle dimensioni gigantesche, lontano e sconosciuto, ma sin dalle prime immagini emblematico di una società industriale in ebollizione assai simile, per molti aspetti, a quella italiana degli anni del boom. Il documentario ha convinto i giurati per la capacità di esplorare e rendere comprensibile un mondo destinato ad essere sempre più vicino e per la scelta dei due registi di mescolare speranze, accettazione della propria condizione e desideri di poter scrivere da soli il proprio destino individuale.

Al secondo posto si è classificato «I morti di Alos», un originale lavoro di Daniele Atzeni dedicato alle tragedie dell'industrializzazione in Sardegna. Opera colta e volutamente vicina allo spirito popolare dei cantastorie, coinvolge fin dalle prime sequenze per la forza delle immagini e la capacità di ricostruire un mondo che si proietta come una metafora cupa e profetica sugli effetti forzati dell'industrializzazione e i danni irreversibili sull'ambiente e sull'uomo.

Il premio speciale «Salute e sicurezza sul lavoro» è andato a Paolo Ceretto e al suo «La fabbrica di cioccolato», in cui vengono narrate le non facili tappe della conquista di livelli più alti di sicurezza in un contesto industriale concreto, dove le ragioni industriali e del profitto si confrontano con quelle dei lavoratori.

I tre documentari premiati, assieme alle altre ventotto opere pervenute, offrono un quadro articolato ed estremamente ricco della realtà lavorativa attuale, nei suoi aspetti più strettamente produttivi, ma anche nei suoi risvolti biografici, sociali e ambientali. La qualità delle opere pervenute conferma l'utilità e l'interesse dell'iniziativa. Tutti i film entreranno a far parte dell'archivio del musil e potranno quindi essere riutilizzati a fini didattici o di documentazione storica nell'ambito dell'attività del museo.

In allegato il comunicato stampa e le motivazioni della giuria.

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